L’economista ed ex-ministro del lavoro Robert Reich è favorevole all’iniziativa svizzera, che considera vincente e quello che deve fare con robot.
Michael Soukup intervista Robert Reich
Lei è un illustre sostenitore del reddito di base, su cui la Svizzera voterà a Giugno. Perché ?
Presto o tardi, il reddito di base sarà una necessità, semplicemente perché non abbiamo alternative. Sempre di più, il progresso tecnico fa sparire i migliori posti di lavoro. L’economista inglese John Maynard Keynes disse nel 1928 che, grazie al progresso tecnico, nel 2028 nessuno sarebbe stato più costretto a lavorare per garantirsi da vivere.
Ma non lavoriamo più che mai, invece ?
Mancano ancora 12 anni alla data profetizzata da Keynes. E col ritmo attuale di sviluppo tecnologico, siamo sulla miglior strada per arrivarci : abbiamo stampanti 3D, automobili senza conducente o droni senza pilota. Ma l’evoluzione del mercato del lavoro mi sta preoccupando. A causa del progresso tecnico, circa la metà dei lavori ben pagati sparirà nei prossimi 25 anni. Oggi questi posti di lavoro sono occupati dalla classe media. Sempre più persone ben qualificate e pagate devono accettare posti mal pagati nei servizi turistici o sanitari. Per rispondere alla vostra domanda : Sì, gli americani lavorano sempre più duramente – ma per sopravvivere, non per il piacere di farlo.
E il reddito di base come potrebbe aiutare ?
È necessario per due ragioni. A medio-lungo termine, la maggior parte delle persone continuerà a lavorare, ma per un salario molto più basso. L’aggiunta del reddito di base impedirà che queste persone si impoveriscano completamente. Al contempo, sostiene i consumi e quindi l’economia. I robot non acquistano i prodotti che fabbricano !
E senza reddito di base ?
In tal caso, i pochi ricchi diventeranno ancora più ricchi, la classe media sparirebbe e le masse vivrebbero al limite del minimo vitale. In questo caso limite, i nuovi super-ricchi sono i proprietari e i manager delle imprese tecnologiche. Osserviamo questa evoluzione già oggi nella Silicon Valley. Ecco perché abbiamo bisogno di un nuovo meccanismo per trasferire la prosperità dei super ricchi alla gente comune e così, in ultima analisi, conservare il capitalismo.
La maggioranza degli americani crede ancora che lavorando duro ciascuno possa farcela. Che ne pensate?
I numeri mostrano un’altra realtà. Dagli anni 1970, i redditi hanno cominciato a stagnare, mentre la produttività e l’economia crescevano fortemente. Nel 2013, il reddito mediano delle famiglie, aggiustato per l’inflazione, era inferiore a quello del 1989. Due terzi degli amercani guadagnano troppo poco per permettersi di risparmiare. D’altronde, per i figli della classe media, le possibilità di scalare l’ascensore sociale si sono dimezzate.
Una grande maggiornaza degli svizzeri rifiuterà senza dubbio il reddito di base. Non è una quota scoraggiante, per gli attivisti di tutto il mondo ?
No, abbiamo già vinto perché il dibattito sul reddito di base è largamente in corso. Ci vorrà ancora una decina di anni prima che negli Stati Uniti il reddito di base ottenga una maggioranza politica.
Lo spirito del tempo oggi è a destra, le persone non vogliono risposte di sinistra. La maggior parte degli americani non rifiuterebbe il reddito di base, liquidandolo come un concetto socialista ?
Negli USA, i giovani sono meno radicali dei loro genitori e nonni, che hanno ancora vissuto la guerra fredda. Per loro, il socialismo non è più un tabù. Prova ne sia la formidabile ascesa di Bernie Sanders. E hanno anche ben chiaro che il mercato non può esistere senza uno Stato che crei le norme-quadro. E a questo proposito si pone la garnde domanda : Come nascono queste regole ? Qual è l’influenza sul processo politico dei grandi gruppi economici e dei loro lobbisti ? Perché redditi e patrimoni derivano da chi ha il potere di fissare queste regole. Oggi, le norme–quadro avvantaggiano in primo luogo i ricchi. Ma queste regole dovrebbero garantire un’economia di mercato al servizio di tutti – è la posizione di Bernie Sanders.
Una vittoria di Hillary Clinton, quindi, sarebbe anche una vittoria dei grandi gruppi e delle banche che li sostengono.
Diciamo che Hillary Clinton sarebbe certamente un’ottima Presidente : la conosco da numerosi anni. Ma a differenza di Sanders, non guida un movimento che vuole cambiare le strutture econommiche e sociali dell’America.