Dopo un anno di sforzi, l’iniziativa di legge popolare spagnola per il reddito di base si è conclusa senza raggiungere le necessarie firme per andare in parlamento. Il movimento per il reddito di base in Spagna è stato molto attivo nello scorso anno dando vita ad una campagna per l’introduzione di una legge di iniziativa popolare in tal senso. Grazie agli sforzi di un numero crescente di sostenitori del reddito di base, circa 185.000 firme sono state raccolte – inferiore però alla soglia delle 500.000 firme necessarie affinchè la proposta venisse esaminata dal parlamento nazionale. Sebbene il numero di firme raccolte è considerato inferiore – hanno detto gli organizzatori della campagna – il dibattito e le mobilitazioni hanno contribuito in modo significativo a diffondere l’idea del reddito di base in tutta la Spagna. L’iniziativa per una”Renta Basica Universal” è stata organizzato da una coalizione nata a Madrid durante l’estate del 2013. Questo cosiddetto “Movimento contro la disoccupazione e la precarietà – per un reddito di base ora” vede al suo interno varie organizzazioni come Baladre, Fronte Civico, Dignità Camps,e molte altre organizzazioni cosi come il partito dei Verdi EQUO. Mentre l’idea del reddito di cittadinanza universale e incondizionato, era chiaramente indicato nel testo ufficiale della proposta di legge e visto come un diritto civile, in pratica, la campagna ha avuto tuttavia lo scopo di sollecitare il governo ad attuare quanto prima una legge per un reddito minimo garantito.
Il periodo di raccolta firme è iniziato due mesi la grande manifestazione della “Marcia per la dingità” che ha coinvolto oltre un milione di persone a Plaza del Sol di Madrid. Purtroppo la campagna spagnola ha risentito della onerosità delle procedure giuridiche necessarie per fare una iniziativa di successo. Nel caso della Spagna, è estremamente complicato infatti raccogliere le firme elettronicamente.
Infatti, nel corso degli ultimi 30 anni, solo un iniziativa popolare ha raggiunto con successo la soglia di 500.000 firme per essere esaminata dal parlamento spagnolo. Si tratta di un’iniziativa che mira a tutelare le vittime della crisi dei mutui.
Il reddito di cittadinanza è ora in prima linea nella politica spagnola
Per alcuni mesi, l’idea del reddito di base è stato tuttavia al centro di molti dibattiti politici in Spagna, grazie anche agli sforzi della “Red Renta Basica” (Rete per il reddito di base affiliata al BIEN). La stessa rete ha rilanciato il dibattito con una iniziativa pubblica nella piazza centrale di Madrid in cui “L’obiettivo è stato raccogliere 500.000 conversazioni sul concetto di reddito di base piuttosto che raccogliere le firme”, ha detto l’attivista Jorge Martín Neira.
“Il progetto non si ferma qui”, hanno insistito gli organizzatori, “anzi stiamo entrando in una nuova fase. Non ci fermeremo fino a quando questa misura diventi realtà. Come persone abbiamo bisogno di una società più giusta, umana e inclusiva. Questo è il modo in cui avremo più libertà. “