Circa 800 persone si sono iscritte ed hanno fatto domanda per partecipare alla sperimentazione di un reddito di base incondizionato nella piccola cittadina di Rheinau vicino Zurigo. Il raggiungimento di questa cifra di partecipanti la proposta di sperimentare un reddito di base si fa ancora più reale. Infatti, per i proponenti, il minimo indispensabile di persone disposte a partecipare e favorevoli dunque ad introdurre questa sperimentazione doveva raggiungere le 650 persone. Le circa 800 persone che hanno fatto domanda, come ha dichiarato il sindaco Andreas Jenni all’agenzia di stampa svizzera Keystone-SDA, rende ancora più praticabile tale sperimentazione. Ora per la cittadina di Rheinau ed i proponenti della sperimentazione si tratta trovare le forme di finanziamento alla sperimentazione che dovrebbe aggirarsi tra i 3 ed i 5 milioni di franchi svizzeri. Questi fondi dovrebbe arrivare da privati e da fondazioni.

Secondo i proponenti i partecipanti alla sperimentazione riceveranno un reddito di base incondizionato di 2.500 franchi al mese per un anno. Ma quelli che guadagnano di più, attraverso il reddito da lavoro o dai sussidi, devono restituire parte del reddito di base. La regista Rebecca Panian, tra i proponenti, sta preparando un documentario sul modo in cui il progetto favorirà la città sul fiume Reno.

Questa proposta di sperimentare un reddito di base è una delle tante proposte nate dopo il referendum del 2015 tenutosi in Svizzera proprio sull’introduzione di un reddito di base nel paese. Iniziata come una “provocazione” questa proposta ha invece visto un enorme mobilitazione di decine di migliaia di persone, tanto che è stato tema di referendum. Alla fine vinsero i NO, ma i Si al reddito incondizionato raggiunsero il 23% dei favori e in molti comuni la quota dei favorevoli raggiunse percentuali molto alte. Questo ha aperto un importante dibattito non solo in Svizzera ma in tutto il mondo vista l’importanza di questo referendum.

Ora la piccola cittadina di Rheinau vuole predisporsi per sperimentarlo, ed ha iniziato ascoltando proprio i cittadini ed ha voluto prima di tutto verificarne la disponibilità nel partecipare all’esperimento.

Qui un video (con sottotitoli in inglese) su questa proposta