Il governo pare che si appresti a allargare la platea dei beneficiari dei 600 euro superando gli assurdi limiti del primo decreto anche aumentandone importo.
Dal primo giorno chiediamo che un reddito di quarantena sia garantito a tutte/i e che lo si faccia nelle forme più rapide e agili possibili a partire dall’autocertificazione.
Ci sono vasti settori della popolazione che ormai sono alle prese con enormi problemi economici.
Consideriamo però sbagliata la scelta del governo di non estendere il reddito di cittadinanza allargando la platea dei beneficiari ed eliminando le tante condizionalità funzionali a mantenere un mercato del lavoro segnato dai bassi salari e dalla precarietà. Purtroppo le dichiarazioni del ministro Provenzano sono state immediatamente smentite dal ministro Gualtieri.
Tra l’altro il governo rischia di creare un doppio binario e una situazione di disuguaglianza assurda tra chi già percepisce il “reddito di cittadinanza” e chi percepirà il cosiddetto “reddito di emergenza” che sarà mediamente più alto.
La realtà è che il PD e il ministro Gualtieri non vogliono attivare una riforma positiva del reddito di cittadinanza perchè dopo l’emergenza vogliono tornare al passato con la revoca delle misure.
Si tratta di un errore perchè le insufficienze del “reddito di cittadinanza” sono evidenti come le necessità di un welfare inclusivo.
Da un lato si dice che in conseguenza della crisi nulla sarà come prima dall’altro si vuole restaurare entro il più breve tempo possibile lo status quo.
Noi pensiamo che la crisi abbia reso evidente che sono inaccettabili tanto le regole europee quanto la vergognosa disuguaglianza all’interno dei singoli paesi.
Per questo oggi più che mai rivendichiamo una tassazione progressiva, la patrimoniale e un’imposta straordinaria sui super-ricchi.
Rifondazione Comunista insieme a tante realtà associative, sociali e sindacali insiste con la petizione on line per l’estensione del reddito di cittadinanza.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea