156 importanti economisti hanno pubblicato una lettera aperta sollecitando «un’azione immediata e coraggiosa» per prevenire il peggioramento della recessione economica negli Stati Uniti. Nella lettera gli economisti richiedono regolari pagamenti diretti alle famiglie (legati agli indicatori economici), aumenti delle indennità di disoccupazione e aiuti a governi statali e locali a corto di liquidità.
La lettera esorta i politici ad attuare pagamenti diretti ricorrenti perché ciò spingerebbe l’attività economica e rafforzerebbe le famiglie alle prese con le emergenze finanziarie. «I pagamenti in contanti diretti sono uno strumento essenziale che aumenterà la sicurezza economica, stimolerà la spesa dei consumatori, accelererà la ripresa e promuoverà la sicurezza a tutti i livelli di governo e di economia – per tutto il tempo necessario», afferma la lettera.
La lettera aperta è stata pubblicata dall’Economic Security Project, un gruppo che spinge per il reddito di base, e dalla Justice Collaborative, un’organizzazione politica. Tra i firmatari di spicco figurano Jason Furman, ex consigliere economico del presidente Barack Obama; Darrick Hamilton del Kirwan Institute, un esperto del divario di ricchezza razziale; e l’ex economista della Federal Reserve Claudia Sahm, ora al Washington Center for Equitable Growth.
La lettera sostiene che una mancanza di liquidità indebolirebbe la spesa dei consumatori, che rappresenta circa i due terzi del PIL. «Consegnare denaro alle famiglie per aiutarle a mantenere alti i livelli di spesa durante la recessione e aiutare le persone a comprare cose essenziali come la spesa»: hanno detto gli economisti.
«Anche dopo che le aziende inizieranno a riaprire e i posti di lavoro inizieranno a tornare, ci saranno ricadute economiche significative e la domanda continuerà a rimanere in ritardo se le persone non hanno soldi da spendere», scrivono nella lettera. «Regolari pagamenti diretti legati ad indicatori economici aiuteranno le famiglie a rimanere a galla e a guidare l’attività economica».