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Reddito di base universale in Colombia, è solo questione di tempo?

Il governo colombiano è sottoposto a crescenti pressioni da parte del Congresso e degli economisti affinché cessi di servire gli interessi privati ​​e inauguri un programma di reddito di base universale per salvare l’economia nazionale. La crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus ha reso dolorosamente evidente quanto il presidente Duque serva interessi privati, non l’economia nazionale.

Il crollo economico causato dalla pandemia e l’arresto delle attività lavorative da marzo hanno trasformato il reddito garantito da un tabù in una soluzione ampiamente supportata. Nel solo mese di aprile, 5,4 milioni di colombiani hanno perso il lavoro. Un divieto di sfratto impedisce lo sfratto di più di una famiglia su 10, ma solo per qualche mese ancora. Associazioni imprenditoriali hanno interpretato l’imminente e diffusa miseria come un’opportunità commerciale per aumentare i loro margini di profitto e hanno proposto di ridurre i diritti del lavoro e i salari.

Molti economisti si oppongono in quanto la proposta ridurrebbe ulteriormente i consumi interni che considerano un mezzo per recuperare la crescita economica più rapidamente. Altri economisti, come Luis Fernando Mejia del think tank economico Fedesarollo, stanno prendendo in considerazione con attenzione un reddito di base permanente che eliminerebbe immediatamente la povertà, ma risparmierebbe anche i costi amministrativi dei programmi di aiuto esistenti. «Tutti i programmi sociali dello Stato devono essere analizzati e dobbiamo vedere quali funzionano».

Il direttore dell’Osservatorio fiscale dell’Università Javeriana, Luis Carlos Reyes, ha detto al giornale studentesco che era particolarmente entusiasta dell’idea, sostenendo che sradicare la povertà attraverso un reddito di base costa ai contribuenti meno soldi dello sconto fiscale concesso alle società. «L’attuazione di una politica come questa porterebbe a costruire una Colombia molto più giusta».

Jorge Armando Sepulveda, decano del dipartimento di Economia dell’Università Rosario, ha detto al quotidiano economico che l’implementazione di un reddito di base universale non solo creerebbe una società meno disuguale, ma potrebbe limitare drasticamente il danno economico della pandemia. «Si spera che la lezione sia che la disuguaglianza nella ricchezza e nel reddito e nell’accesso alla salute, all’istruzione, all’aria pulita, ai servizi pubblici e alle informazioni di qualità non è solo eticamente indifendibile, ma anche enormemente costosa per la società».

Fonte: Colombia Reports

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