Nel corso di sei sessioni di incontri di approfondimento e discussione, le persone con esperienza professionale e personale coinvolto nelle cure delle malattie mentali, cosi com coloro che lavorano nel sistema dei servizi sociali, si uniranno ai sostenitori del reddito di base ed ai partecipanti dei precedenti ai progetti pilota per esaminare criticamente come il reddito di base possa avere un impatto sulla salute mentale. Nelle prime due sessioni, i partecipanti condivideranno approfondimenti sul tema del reddito di base e della salute mentale, prima di passare a discutere i collegamenti tra insicurezza finanziaria e problemi di salute mentale nelle sessioni tre e quattro. Nelle due sessioni finali, i partecipanti rifletteranno sugli apprendimenti chiave generati durante il progetto ed esploreranno come possono essere applicati al progetto pilota scozzese di BI .
Il team del progetto cercherà quindi di raccogliere questi risultati in risorse che possono essere utilizzate dai gruppi di tutto il mondo per informare i futuri piloti sugli impatti del reddito di base sulla salute mentale. Inoltre, i workshop di storytelling con i partecipanti al progetto aiuteranno a creare una mostra digitale sull’esperienza vissuta e degli impatti socioeconomici.
“Per coloro che hanno problemi di salute mentale, che sono spesso causati ed esacerbati dall’insicurezza economica e da bassi redditi, un reddito di base offrirebbe un aiuto concreto”, ha detto il professor Danson. “Essendo riconosciuti come membri a pieno titolo della società, avendo contributi significativi al loro reddito e senza la necessità di test DWP [Department for Work and Pensions] delle loro condizioni, sono rassicurati ed in grado di migliorare la loro salute mentale e il loro benessere”. Il progetto Peace of Mind inizierà tra novembre 2020 e febbraio 2021.