Il governo scozzese aveva già espresso interesse a mettere in cantiere un programma pilota di reddito di base, che permetterebbe a tutti i cittadini scozzesi di ricevere un pagamento in contanti regolare e incondizionato indipendentemente dal proprio reddito, ricchezza o dal lavoro. Ora 80 candidati al parlamento scozzese hanno firmato un impegno in cui si vincolano a sostenere i progetti pilota, se eletti il 6 maggio. Si tratta di 80 candidati di sei partiti, tra cui il segretario di gabinetto per la previdenza sociale Shirley-Anne Somerville.
«La pandemia di Covid-19 ha messo a nudo i difetti del sistema sociale di protezione del Regno Unito» ha detto Jamie Cooke, il capo della RSA Scozia, che chiede al governo di lanciare presto i programmi pilota: «È tempo per introdurre un reddito di base per aiutare a equilibrare di nuovo il contratto sociale».
L’impegno è stato lanciato da Basic Income Network Scotland in collaborazione con UBI Lab Network , un progetto supportato da Opus Independents, che pubblica anche Now Then.
Nel maggio 2020, il primo ministro Nicola Sturgeon ha dichiarato: «La mia posizione sul reddito di base è passata dall’avere un vivo interesse per la sperimentazione a quello che ora descrivo come supporto attivo». I comuni di Edimburgo, Glasgow, Fife e North Ayrshire hanno tutti espresso il desiderio di organizzare programmi pilota nella loro area. «Queste elezioni cruciali aiuteranno a stabilire l’agenda in un momento critico della nostra storia e a garantire che il reddito di base sia al centro del modo in cui ricominciamo», ha detto Cooke a Now Then.
Fonte: Now Then