Ciao Luca….a distanza di 3 anni dalla sua scomparsa, ricordiamo Luca Santini, con amore, affetto, stima, senso di fratellanza, compagno di viaggio, presidente del BIN Italia e molto altro ancora. Un amico fraterno che vive con noi, nei nostri cuori, nei nostri pensieri, nelle nostre lotte.
Di seguito condividiamo la prefazione e l’introduzione al libro a lui dedicato “Possibile, plurale. Gli articoli di Luca Santini 2009-2019” a cura di Sandro Gobetti e Gianmarco Mecozzi, edito dal BIN Italia.
Prefazione
a cura di Rachele Serino
(Bin-Italia)
La scrittura è uno dei canali principali con cui la nostra Associazione procede, racconta, raccoglie, analizza, affronta dubbi e cerca risposte e questo canale di comunicazione era certamente quello che meglio sapeva far fluire la libertà dei collegamenti e delle intersezioni di Luca Santini.
Le tante energie che sono state spese per consolidare negli anni i QR (Quaderni per il Reddito) o per dare alle stampe i diversi libri a nome collettivo del Basic Income Network Italia, sono state supportate e sopportate grazie a molte cene conviviali in cui ridere e motivare, quindi telefonate fiume in cui spostare date di consegna, cercare contatti, incontri semiseri in cui progettare ancora, a volte, anche con la consapevolezza che tanto non ci sarebbe stato tempo per fare.
Quando le ore si fasciano di discorsi, non possiamo più misurarle, anzi neppur vederle: svaniscono, e d’un tratto il tempo veloce e così giocato ci ricompare davanti a gran distanza dal punto in cui l’avevamo lasciato. Mentre, se siamo soli, la preoccupazione, riportandoci innanzi quel momento ancora lontano e continuamente aspettato con la frequenza e l’uniformità d’un tic-tac, suddivide, anzi moltiplica le ore per tutti quei minuti che, fra amici, non avremmo contati.
Marcel Proust, con il suo monumentale progetto di ricerca sul tempo, era uno dei tanti confronti che sapevamo non saremmo riusciti a fare.
In un certo senso quindi che l’attività editoriale del Bin-Italia potesse un giorno comprendere questo volume è una delle grandi sorprese che, cammin facendo, ci colgono. Spaesati ci si è presi del tempo (quel tempo che fra amici non avremmo contato) per costruire questa raccolta, per darle forma e corpo.
L’Associazione ha avuto in Luca un Presidente sempre disponibile e un compagno sempre responsabile, così oggi, con questo lavoro, è ancora il protagonista di un progetto. Le analisi e gli articoli raccolti in questo volume non rappresentano che questo: la consistenza di un progetto vivo, che ancora ha necessità di parlare, incontrare e confrontarsi. In un certo senso quindi, con questo volume, il Bin-Italia si dota di un ulteriore strumento.
In questi tempi lunghi della confusione globale ha un senso politico – oltre e insieme a quello affettivo e personale – proporre testi che spingono a superare il contingente, a riflettere oltre le emergenze del momento, rappresentando la necessità di uno sguardo lungo che si sofferma sui particolari per rimandare un significato mai generalista e generalizzato.
Ci suggerisce che la radicalità di un pensiero e delle sue proposte hanno necessità di confrontarsi con elementi diversi, su terreni poco battuti a volte, con deviazioni che arricchiscono l’esperienza, che nutrono il dubbio; che proporre strumenti universali di accesso a un diritto porta con sé la necessità di utilizzare un linguaggio chiaro e diretto e allo stesso tempo di sollecitare la dimensione dell’immaginario.
Per questo il BIN Italia ha ritenuto che questo Volume dovesse essere affidato a Luca Santini e insieme a lui Sandro Gobetti e Gianmarco Mecozzi hanno curato le diverse sezioni, restituendo un lavoro che parla dei presenti plurali e suggerisce futuri possibili.
Introduzione
Sandro Gobetti, Gianmarco Mecozzi
Non è semplice mettere insieme le idee, le parole, le analisi, gli sguardi sul mondo di una persona così curiosa, attenta – a volte meticolosa – radicale e tuttavia leggera, come è stata Luca Santini.
Soprattutto non è semplice quando questa persona è un amico, un fratello di vita, un compagno appassionato, ma anche un militante politico, un avvocato (e un ciclista, un amante della lirica e della musica classica, un lettore, un amante del buon vino e molto altro ancora). E diventa ancora meno semplice quando questa persona è sempre stata riservata, anzi riluttante a partecipare a esposizioni «pubbliche», inopportune o enfatiche, o troppo «generose» dal punto di vista dell’omaggio individuale.
Sì, perché chi vive, «critica» e costruisce lotte – volontariamente, socialmente – dentro i processi collettivi, chi condivide (sguardi sul mondo, prassi, idee) – chi percorre le strade in comune – per lo più non ama «estraniarsi» dal contesto collettivo.
«Viviamo per calpestare i re» certo, e non vogliamo nemmeno rischiare di somigliare a «quelli della corte».
Con questo principio abbiamo raccolto una parte degli sguardi di Luca Santini sul mondo. Questo non è un libro «su» Luca , né l’opera omnia dei suoi scritti, o delle sue idee, né una biografia della sua attività politica e sociale (lunga oltre un ventennio). Abbiamo semplicemente realizzato una selezione di testi che raccontassero Luca a partire dalle sue parole. Testi elaborati nel corso del tempo, in avventure diverse – durante un periodo che va dal 2000 al 2019 (anno in cui ci ha lasciato). Testi selezionati tra tanti altri e divisi in tre macrotemi: il diritto al reddito di base, i movimenti politici e sociali, i migranti (più una parte: visioni).
Nella sezione dedicata al «reddito garantito», gli articoli qui presentati hanno approcci tematici diversi che variano dal lavoro al diritto, alla società. Si tratta di testi pubblicati su libri, riviste, quaderni di approfondimento, giornali o in rete.
Luca inizia a occuparsi di reddito di base intorno al 2001, insieme alla redazione di «Infoxoa», per poi diventare – dal 2009 al 2019 – uno dei fondatori (e poi presidente) del Basic Income Network Italia.
Nella sezione «In movimento» abbiamo selezionato solo una parte dei tanti testi a disposizione. Contiamo sul fatto che essi basteranno a dare conto dell’«ampiezza» dello sguardo che muoveva Luca in questi ambiti. I testi hanno un andamento cronologico – a partire dal 2000 – anche se sappiamo che intorno a questi temi, Luca, scriveva e «si muoveva» già da diversi anni.
Per la sezione «migranti», i testi che abbiamo selezionato non danno nemmeno lontamente l’idea del lavoro quotidiano di Luca sul tema, sia come avvocato che come studioso e attivista. Essi sono prevalentemente una raccolta di articoli provenienti dall’esperienza – intensa e radicale – del progetto fondato da Luca: Roma-Dakar, che in realtà, in questo ambito, rimane la sua opera maggiore.
Due sono le idee di base che hanno guidato gli ultimi anni della ricerca e dell’attivismo di Luca nel campo della migrazione: la circolarità e – a esso strettamente collegato – il tema del ritorno. In questa visione il migrante diviene una miccia, un prepotente detonatore sociale del possibile che muta (può mutare) l’intero pianeta, e in questa accezione Luca lo seguiva (come militante), lo aiutava (come avvocato), e lo studiava (come ricercatore).
Ringraziamo qui Arturo Salerni per la sua introduzione alla sezione.
Infine abbiamo selezionato una serie di testi («visioni») che «strabordano» ogni confine e trattano di temi come il cinema, l’opera lirica, la sessualità: sono pezzi che potranno sembrare fuori contesto solo a chi non conosceva la cultura «al plurale» di Luca.
Avremmo voluto inserire in questo libro anche un ampio spazio («appunti e note») nel quale collazionare scambi di mail, proposte di editoriali, progetti di riviste e libri, di percorsi politici, analisi avviate, polemiche su questo o quel tema. Ma questa, lo ripetiamo, non è un’opera omnia né tantomeno una biografia «vita morte e miracoli» di Luca Santini.
Quanto qui abbiamo raccolto è espressione sì di Luca individuo, (scrittore multiforme, attivista generoso e brillante avvocato) ma articolato e arricchito dentro a un processo collettivo – sempre in un cammino condiviso – di cui lui e noi ci siamo nutriti, giorno dopo giorno.
Un percorso lungo venti anni: uno scambio continuo, prezioso, «agitati» dalla curiosità di osservare il mondo, per trasformarlo.
Certo, i testi sono in questo caso costituzionalmente insufficienti e non riusciranno mai a restituire una complessità fatta di attività frenetica, partecipazione, momenti pubblici e comuni, interventi nei territori (davvero ovunque), che sono molto più vasti di qualsiasi articolo, o libro, o parola.
È inutile farla tanto lunga: Luca «non ci sta» tutto dentro un libro. Il suo attivismo frenetico (come avvocato, militante, ricercatore, attivista) – ma anche i suoi interessi personali, il suo «personale»– raccontano di una persona eclettica e curiosa, a cui piaceva incontrarsi con le cose del mondo.
Una persona plurale – «una persona del possibile» – che dentro un libro proprio non ci entra tutta. Lo potevi incontrare un giorno a parlare in un convegno sul reddito con relatori da tutto il mondo e poi ecco che la mattina dopo partiva per un tour in bicicletta sul pavé della Fiandre ad assaporare il fango e la fatica di strade diverse. Oppure, un giorno era impegnato in un incontro a favore del reddito garantito in una piccola cittadina di provincia davanti a quattro ascoltatori e il giorno dopo partiva in treno diretto in tribunale per un importante processo in cui discuteva con i maggiori avvocati italiani di flussi migratori e diritti.
Questo libro è un omaggio alla persona, all’amico, al compagno, al fratello di vita che abbiamo avuto l’onore di conoscere e con il quale abbiamo avuto il piacere di condividere un pezzo di strada, anzi anni di strada. Ma con il quale – sopra ogni cosa – abbiamo condiviso vita e sguardi sul mondo, imparato insieme, ricercato insieme,«co-spirato» insieme.
Questo libro è un modo «per leggere» Luca. Per chi lo ha conosciuto è un modo per ritrovare anche sé stessi, nelle discussioni e negli incontri avuti, per realizzare questo o quell’articolo, per costruire questo o quel percorso sociale o politico.
Per chi non lo ha conosciuto questo libro può essere uno stimolo per ragionare su un metodo di lavoro politico, di studio e di approfondimento, per scoprire le ragioni profonde di una rivendicazione (come il reddito garantito) o di interesse verso un tema sociale (come le migrazioni).
Per noi, questo libro è un omaggio a Luca – con il quale ci sarebbe piaciuto discutere ancora a lungo – condividere e cospirare su chissà quali altri temi e costruire chissà quali altri progetti e percorsi politici e di vita.
Consigliamo la lettura di queste pagine – con leggerezza, senza rimpianti né lacrime – con la curiosità di quelli che tessono reti e relazioni – che sanno mettere insieme punti di osservazione diversi per avere uno sguardo sul mondo: per cambiarlo.
– Per chi volesse leggere alcuni degli articoli di Luca Santini presenti anche online, vai al link: https://www.bin-italia.org/ci-lascia-luca-santini…/