Semaforo verde per il progetto pilota del reddito di base incondizionato catalano. La ministra della Presidenza, Laura Vilagrà, ha assicurato che i 40 milioni di euro annui richiesti per la realizzazione del progetto pilota verranno stanziati nonostante l’assenza di una voce specifica nella Finanziaria 2023. Una mancanza criticata dal CUP. Tuttavia si è rinviata la voce del budget in attesa di specificare quante persone parteciperanno al progetto pilota, che sarà determinato da uno studio che è in corso. Nonostante i dubbi che si sono generati, Vilagrà ha difeso il progetto pilota e ne ha garantito la realizzazione: “Siamo pienamente impegnati”.
L’esperimento che il Governo intende realizzare consisterà, nella distribuzione di un reddito di base incondizionato erogato sia agli adulti che ai minori (con una differenza dell’importo), per un totale di 5.000 persone per due anni. La metà dei beneficiari sarà scelta a sorte -tranne il 10 per cento della popolazione con il reddito più alto- e gli altri 2.500 saranno scelti tra i residenti di comuni tra i 1.200 e i 1.400 abitanti ciascuno, con l’obiettivo di fornire, allo studio della sperimentazione, una variabile di località da testare. Dall’Ufficio del Piano Pilota della Generalitat vogliono testare il reddito di base anche per comprendere quale effetto avrà sul benessere dei cittadini e sul tasso di povertà, che si trova in Catalogna intorno al 19,9%. Vilagrà ha presentato alla Commissione Affari Istituzionali del Parlamento le voci di bilancio del suo Ministero , tra cui il progetto pilota, nel progetto di Bilancio che il Governo ha approvato.