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Manifestazione 1 Maggio per un reddito di base incondizionato

di CUB

Il comunicato del sindacato CUB per il 1 maggio 2012: reddito di base incondizionato!

Manifestazione 1 Maggio per un reddito di base incondizionato,
ore 14,30 si parte da Piazzale XXIV Maggio

Quest’anno sarà Global MayDay: Milano, Vienna, Toronto, Lisbona, Stati Uniti, Amburgo, Rhur solo per citare alcune delle piazze e delle città che verranno invase dal Primo Maggio, data che segna l’inizio di un mese di lotte, di cospirazioni, di scioperi, di agitazioni europee e non solo.
L’anno passato è stato pesante e quello che verrà lo sarà ancora più per precari, lavoratori, pensionati, migranti, licenziati, cassa integrati, studenti; la scelta liberista di uscire dalla crisi con la recessione è una follia e provocherà un peggioramento generalizzato delle condizioni di vita.
Il mondo sta dicendo no ai governi dei padroni e delle banche, alle disuguaglianze sociali ed economiche, alle speculazioni finanziarie, agli obblighi di pareggio di bilancio, al pagamento del debito, al rifinanziamento delle banche e delle istituzioni internazionali che ci hanno portato sull’orlo del baratro.
In Italia abbiamo la massima rappresentazione di cos’è il governo delle banche; esso ha sfornato una riforma del mercato del lavoro che fa fare un passo avanti al processo di precarizzazione della vita, aumenta il già alto livello di ricatto sul lavoro stabile e smantella di fatto le ultime protezioni rimaste (art. 18, ammortizzatori sociali).
Il governo delle banche ha stravolto il sistema delle pensioni elevando ora il limite di età a 67 anni, con la prospettiva dei 70 anni, condannando giovani e vecchi alla disoccupazione senza tutela di seri ammortizzatori. Le scelte economico-politiche guardano lo spread e il compiacimento dei compagni di merenda internazionali più che il paese reale per costruire un futuro su basi diverse.
La Global-MayDay 2012 continuerà a navigare nella scia del cambiamento iniziata nella passata edizione: meno parade più politica, più rivendicazioni, più cospirazione. Più voce alle lotte dei lavoratori precari e non che sono nate nel territorio metropolitano lombardo e non solo, più voce alle questioni territoriali, più voce alle molte campagne dai beni comuni al diritto alla mobilità. Più voce alla cultura e alle lotte per un’università degna di questo nome. Più voce ai collegamenti con le lotte internazionali che culmineranno nell’assedio alla BCE di Francoforte.
Il 31 marzo a Milano abbiamo portato in piazza lavoratori, movimenti sociali e protagonisti delle lotte territoriali, riempiendo le strade e le piazze per opporsi ai programmi di questo governo.
Ora si tratta di continuare ed allargare questo fronte di lotta e di opposizione per arrivare,attraversando un mese di intense mobilitazioni, alla proclamazione di un vero sciopero generale costruito nei luoghi di lavoro e sul territorio.
Il primo maggio fai risuonare per le strade del mondo il canto della tua rabbia: siamo il 99% e loro solo 1% – non dimentichiamo, non perdoniamo.  

Dal sito della CUB (Confederazione Unitaria di Base)

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