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Alla prova della crisi. Povertà e reddito minimo nell’Europa del Sud e dell’Est.

di Marcello Natili, Manso Matsaganis, Matteo Jessoula

Uno studio dal titolo “Alla prova della crisi. Povertà e reddito minimo nell’Europa del Sud e dell’Est” e pubblicato per il Centro Einaudi • Laboratorio di Politica Comparata e Filosofia Pubblica
Working Paper-LPF n. 5 • 2016

Dall’Abstract:

“Negli ultimi anni, le misure contro la povertà e la povertà hanno acquisito un nuovo slancio nei Paesi dell’Europa meridionale e orientale, tradizionalmente caratterizzati da reti di sicurezza sociale deboli. Questo è stato il risultato di tre fattori principali: i) una maggiore “pressione sul problema” nella maggior parte dei Paesi a seguito della recessione e delle misure di austerità;
(ii) in alcuni casi, la pressione di organizzazioni sovranazionali/internazionali come l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale, che includono anche varie forme/gradi di condizionalità; (iii) le dinamiche politiche nazionali. In questo contesto, l’obiettivo del documento è duplice. Da un lato, passano in rassegna i principali cambiamenti adottati nel campo della protezione del reddito minimo contro la povertà nei Paesi lungo i confini dell’Europa meridionale e orientale. Emergono modelli distinti di riforma, con alcuni Paesi che rafforzano il loro modello tradizionalmente debole (Lettonia, Lituania e Spagna), altri che introducono misure di razionalizzazione e contenimento dei costi (Portogallo e Romania) e infine uno che introduce solo di recente riforme pilota (Grecia). D’altra parte, questi sviluppi vengono confrontati con la traiettoria italiana. Ciò rivela che la povertà non è stata considerata una priorità nell’agenda politica italiana, e sebbene siano state recentemente approvate misure promettenti, l’investimento italiano rimane insufficiente.”

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