Quella del reddito di base diventerà dunque una proposta ufficiale del partito, insieme ad altre 10 che sono state proposte alla convention. Altre 26 sono state approvate, ma devono ancora passare attraverso un altro voto.
Tra queste ci sono risoluzioni che chiedevano standard nazionali applicabili per le case di cura a lungo termine, un aumento del 10% della sicurezza per la vecchiaia per chi ha 70 anni e oltre e l’attuazione di un programma nazionale di farmacoterapia, che il governo Trudeau ha già promesso.
Il primo ministro Trudeau ha tuttavia fatto notare la sua mancanza di entusiasmo per l’idea del reddito di base, suggerendo che ora non è il momento di intraprendere una costosa revisione della rete di sicurezza sociale del paese. Un reddito di base universale potrebbe quasi dimezzare il tasso di povertà del Canada in un solo anno, ma ha un costo elevato: circa 85 miliardi di dollari nel 2021-22, che saliranno a 93 miliardi di dollari nel 2025-26.
Il deputato di Toronto Nathaniel Erskine-Smith, uno dei sostenitori dell’idea, ha dichiarato in un’intervista che capisce che il costo potrebbe sembrare scoraggiante. Tuttavia, ha detto che spera che l’approvazione dell’idea spingerà il governo a muoversi gradualmente in quella direzione. Rimane comunque una notizia importante il fatto che il reddito di base universale sia entrato a pieno titolo, e votato a larga maggioranza, nel programma dei Liberal canadesi che sono attualmente al governo.
Fonte: Terrace Standard
