E’ onine un nuovo studio dal Canada sul reddito di base. Questo documento analizza la proposta del reddito di base universale (UBI) come soluzione strategica per affrontare la crescente crisi sociale nelle regioni di Terranova e Labrador, in Canada. L’aumento della povertà, la disoccupazione cronica, il declino delle industrie tradizionali e un’economia in difficoltà rappresentano insieme una serie di sfide formidabili, soprattutto per le donne e le popolazioni indigene. Queste sfide richiedono soluzioni innovative. Lo studio dal titolo: “Universal Basic Income: A Strategy for Reducing Indigenous. Poverty in Newfoundland and Labrador” (Reddito di base universale. Una strategia per ridurre la povertà degli indigeni. Povertà in Labrador e Terranova) è è stato condiviso con i govern provinciali. Dallo studio emerge che “I risultati economici sono ancora peggiori per le popolazioni indigene. Gli abitanti delle First Nation che vivono nelle riserve hanno un reddito che è appena il 60% di quello che portano a casa le loro controparti non indigene che vivono fuori dalle riserve. Un bambino Inuit su cinque vive in povertà, il doppio della media provinciale.
Concentrarsi solo sul tema del salario minimo non risolverà questi problemi. Ma esistono delle alternative che i politici devono prendere in considerazione. Attingendo ai dati pubblici di Statistics Canada e dello stesso Governo di Terranova e Labrador, questo documento politico sostiene che un programma di reddito di base (UBI), accuratamente progettato e integrato con i programmi di assistenza sociale esistenti ha un grande potenziale. Esso snellirebbe i processi burocratici, migliorerebbe l’efficienza dell’amministrazione, amplierebbe l’accessibilità della rete di sicurezza sociale e promuoverebbe una società più inclusiva ed equa, contribuendo nel contempo ad affrontare alla radice i problemi economici cronici della nostra provincia.” Lo studio è stato pubblicato da First Voice, Urban Indigenous Coalition
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