Il principale organo consultivo della Repubblica francese, il Consiglio Economico Sociale e Ambientale, ha annunciato che intraprenderà una valutazione del potenziale impatto economico dell’introduzione di un reddito di base in Francia. Questo segna un altro importante passo avanti per il movimento politico per un reddito di base in Francia. Il CESE, a volte definito la “terza assemblea della Repubblica” è un’assemblea consultiva composta da 233 membri in rappresentanza dei datori di lavoro, sindacati e gruppi della società civile provenienti da diverse aree sociali, economiche e ambientali.
Il CESE pubblica i rapporti su richiesta del governo francese o il parlamento, ma ha anche l’autorità per condurre rapporti e ricerche di iniziativa propria, come nel caso del reddito di base, promosso dalla sezione per le attività economiche.
Il CESE spiega sul suo sito web, che uno principali motivi per indagare l’efficacia o meno dell’introduzione di un reddito di base è dettato anche dall’elevata disoccupazione, la povertà e la precarietà che stanno minando la domanda di consumi dal punto di visto economico.
Il CESE effettuerà uno studio in due fasi. La prima fase esplorerà le diverse proposte del reddito di base e servirà a fornire una panoramica dei vari esperimenti già effettuati. Il secondo, più ambizioso, valuterà le possibili conseguenze dell’introduzione di un reddito di base studiando diversi fattori tra cui: il consumo interno, effetto sui diversi settori dell’economia, dell’imprenditoria, dell’inclusione sociale, dell’occupazione e della demografia.
Allo studio saranno invitati anche soggetti della società civile che potranno cosi dare il loro contributo. Il Comitato economico poi svilupperà e presenterà una relazione. Se accettata da tutti i membri, la relazione finale sarà poi presentato al primo ministro, all’Assemblea nazionale e al Senato.
Questo nuovo sviluppo segue una ondata di crescente interesse verso il reddito di base tra la classe politica francese negli ultimi mesi.
Il Movimento francese per un reddito di base (MFRB) e l’Associazione per l’introduzione di un reddito Esistenza (AIRE) hanno entrambi dichiarato che prenderanno parte alla consultazione.
Di solito ci vogliono da tre a nove mesi per il CESE a definire una relazione finale, il che significa che c’è la possibilità che la relazione verrà adottata in vista delle prossime elezioni parlamentari e presidenziali.