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Francia: Il primo ministro apre il dibattito sul reddito di base

Due volte in una settimana, il Primo Ministro socialista francese ha riproposto la necessità di avviare una discussione sul reddito di base ed aprire la discussione su come modernizzare il sistema sociale del Paese. Per la seconda volta in questa settimana e la terza in quest’anno Manuel Valls, il primo ministro francese, ha citato il reddito di base come una possibile via da seguire.

Il ministro ha sostenuto che “abbiamo bisogno di aprire nuove strade ed il reddito di basepuò sostituire i benefici esistenti. Il governo si impegnerà in un dialogo con tutte le parti interessate al fine di costruire una soluzione flessibile, semplice e quindi più efficiente. Credo che questo dibattito deve essere aperto. Al fine di andare oltre! Per rafforzare il nostro modello sociale! ”

Lo scorso aprile, Valls ha assunto impegni forti per modernizzare e semplificare il sistema di welfare in Francia. Questo è accaduto dopo che il governo ha pubblicato un rapporto che delinea le raccomandazioni per semplificare e modernizzare il sistema sociale francese. Anche se la relazione non approva un reddito di base universale da destinare a tutti i cittadini, fornisce un’analisi approfondita dell’idea e offre proposte politiche ambiziose. In particolare, si propone di estendere i criteri di ammissibilità dell’attuale reddito minimo.

Tuttavia, il primo ministro è sempre stato ambiguo nella definizione di “reddito di base”. Parlando di un “reddito universale” in una precedente dichiarazione confusa di quest’anno, ha messo in chiaro che il sistema proposte deve essere “means-tested” e non “pagato a tutti, ma un contributo mirato a tutti coloro che ne hanno veramente bisogno.”

Con le elezioni francesi all’orizzonte (maggio 2017) i politici francesi stanno rapidamente introducendo nel dibattito il tema del reddito.

Già diversi candidati hanno pubblicamente sostenuto la proposta di un reddito di base incondizionato. Nei Verdi, tutti i candidati sostengono la misura. Nel partito socialista, Benoît Hamon ha recentemente annunciato il suo forte sostegno all’idea. Emmanuel Macron, che ha recentemente lasciato il suo posto di ministro dell’Economia si è detto interessato all’idea.

Tra i conservatori, Frédéric Lefebvre è diventato un sostenitore del reddito di base universale.

Altri candidati socialisti, tra cui Jean-Luc Bennahmias, Arnaud Montebourg e Marie-Noëlle Lienemann sono anche essi in sintonia con l’idea.

Dietro la paura crescente della nascita della destra del Fronte Nazionale, le probabilità non sono mai stati così alte in Francia per prendere seriamente in considerazione la possibilità di adottare un reddito di base.

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