La coalizione NUPES propone l’introduzione di un “reddito di autonomia”: “a partire dai 18 anni nessuno riceverà meno della soglia di povertà, ovvero 1.063 euro al mese”. Se questa proposta non costituisce un reddito di base come noi la difendiamo, siamo comunque lieti di questo annuncio! Dà speranza e contrasta con le posizioni di altri partiti che chiedono una maggiore condizionalità degli aiuti sociali.
Il Movimento francese per un reddito di base ( MFRB ) ha difeso sin dalla sua creazione il diritto a un reddito incondizionato, individuale e universale. Mentre la campagna presidenziale è stata segnata dalla proposta di Emmanuel Macron e dal diritto di “condizionare la RSA a ore di attività”, speriamo che il nostro prossimo parlamento sia, al contrario, forte con una maggioranza favorevole alle idee che indossiamo .
Accogliamo quindi con favore la posizione del NUPES 1 , che prevede nel suo programma comune l’istituzione di un “reddito di autonomia” (chiamato anche “garanzia di dignità”). Il suo obiettivo? “dai 18 anni nessuno riceverà meno della soglia di povertà, ovvero 1.063 euro al mese”.
Sebbene la proposta manchi ancora di precisione in questa fase, l’intenzione è chiara: ognuno dovrebbe poter avere un mezzo di sussistenza, qualunque sia la sua situazione. Anche altre proposte di coalizione vanno nella direzione di una maggiore incondizionalità del reddito: automazione del pagamento degli aiuti e delle prestazioni sociali, abolizione dell’obbligo di accettare una “ragionevole offerta di lavoro” quando si è disoccupati, indennità di autonomia per tutti i giovani…
Questa garanzia di risorse permetterebbe di combattere efficacemente la povertà materiale, con il pagamento automatico di un reddito, senza contropartita. Questo è ciò che sosteniamo con le associazioni dei disoccupati, dei precari e della lotta alla povertà, all’interno del collettivo per un reddito minimo garantito ( RMG ).
Al MFRB , invece, lo vediamo come un primo passo, perché un “reddito minimo” integra a posteriori le risorse delle persone più povere fino a un determinato importo. Rimaniamo in una logica assistenziale, che può essere stigmatizzante, a differenza di un reddito di base pagato a tutti senza prove di mezzi. Poiché è completamente cumulabile con altri redditi, il reddito universale non scoraggia gli individui dall’accettare un’offerta di lavoro. È un diritto di tutti all’autonomia ed è per questo universale, quindi pagato anche ai più ricchi. Entra così nell’elenco degli altri diritti universali: diritto di voto, diritto all’istruzione, diritto alla sicurezza e alla cura, ecc.
Le proposte avanzate dal NUPES vanno incoraggiate, soprattutto in un contesto segnato dagli attacchi alla protezione sociale e ai più poveri. L’ MFRB sosterrà le forze progressiste per portare avanti le riforme per migliorare la protezione sociale nella prossima legislatura.
1. Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale, una coalizione formata da France Insoumise, Europe-Ecologie Les Verts, il Partito Socialista, il Partito Comunista Francese e Génération·s. Vedi il suo sito web: https://nupes-2022.fr/