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Germania: pubblicato lo studio sulla sperimentazione del reddito di base.

Da giugno 2021 a maggio 2024 in Germania ha preso il via un interessante progetto sperimentarle di un reddito di base incondizionato. L’idea era quella di erogare una quota monetaria, senza alcuna condizionalità, a 122 persone selezionate in modo casuale tra gli iscritti a partecipare all’esperimento. Per tre anni queste persone hanno ricevuto un reddito garantito di 1.200 euro al mese. L’unica “contropartita” era partecipare allo studio (attraverso questionari o focus di approfondimento) che ha indagato sugli effetti del reddito di base. Cosa cambiava nella quotidianità, quali effetti sul rapporto con il lavoro, con lo studio o la famiglia etc. “La compilazione del questionario era ogni sei mesi. Il pagamento non era soggetto ad alcuna condizione: potevano guadagnare un reddito aggiuntivo illimitato oppure non averne affatto. Non c’erano specifiche, controlli o detrazioni” dicono gli organizzatori del progetto. Quando è stata resa pubblica la notizia di questa sperimentazione, oltre 2 milioni di persone hanno fatto domanda per partecipare allo studio. Subito dopo, dicono gli organizzatori “un gruppo di 20.000 persone è stato selezionato tra i candidati più adatti alle questioni scientifiche. Potete trovare maggiori informazioni sulla selezione nella nostra rivista e da questi 20.000 sono usciti due ulteriori gruppi per dare via al progetto e allo studio. 122 persone sono state selezionate in modo casuale per il gruppo del reddito di base e 1.580 per il gruppo di confronto“. E’ cosi che nel giugno del 2021 si sono cominciati ad erogare i soldi del reddito del base e si è dato vita alla sperimentazione. Questo progetto ha avuto una enorme eco nel mondo, tanto che sono stati moltissimi i media che se ne sono occupati, dalla CNN al Times, solo per citarne un paio. L’associazione Mein Grundeinkommen (Il mio reddito di base), l’organizzazione no-profit berlinese ha coordinato la sperimentaizone e lo studio tedesco. Hanno affiancato lo studio ed il progetto sperimentale il DIW di Berlino (Istituto tedesco per la ricerca economica), l’Institute for Employment Research (IAB), l’Università di Economia e Commercio di Vienna, Maximilian Kasy, Professore di Economia all’Università di Oxford, Frederik SchwerterRicercatore presso la Frankfurt School of Finance & Management e l’Università di Colonia, Antonio BrettschneiderUniversità di Scienze Applicate di Colonia. L’istituto di sondaggi Pollytix Strategic Research ha creato i questionari online, raccolto i dati, gestito il panel e garantito l’anonimato e la protezione dei dati. 

Da aprile 2025 sono stati resi pubblici i risultati del progetto e sono consultabili sul sito ufficiale (clicca qui). Sono stati definiti alcuni criteri per comprendere meglio gli effetti e le ricadute sulle persone nel ricevere un reddito di base: lavoro, autodeterminazione, benessere, economia\finanza, variabili inaspettate. Lo studio dunque si è concentrato così nel comprendere queste variabili e confrontarle tra i beneficiari ed il gruppo di controllo. Una preoccupazione espressa dai critici è che ricevere un reddito di base potrebbe rendere le persone meno inclini a lavorare. Ma lo studio Grundeinkommen suggerisce che potrebbe non essere affatto così. Ha scoperto che ricevere un reddito di base non era un motivo sufficiente per lasciare il lavoro. In media, i partecipanti allo studio lavoravano 40 ore a settimana e mantenevano il loro impiego, il che era identico al gruppo di controllo dello studio, che non riceveva alcun reddito di base. “Non abbiamo trovato alcuna prova che le persone amino non fare nulla”, ha affermato Susann Fiedler, professoressa presso l’Università di Economia e Commercio di Vienna e coinvolta nello studio. A differenza del gruppo di controllo, coloro che ricevevano un reddito di base avevano maggiori probabilità di cambiare lavoro o di proseguire gli studi. Hanno dichiarato una maggiore soddisfazione nella loro vita lavorativa ed erano “significativamente” più soddisfatti del loro reddito. Matthew Johnson, professore di politiche pubbliche presso la Northumbria University nel Regno Unito, che si occupa di reddito di base e ha scritto un libro sull’argomento, ha definito i risultati “non sorprendenti”. Come cita l’articolo della CNN che riprende la sperimentazione tedesca “Questo studio conferma le crescenti evidenze che noi e altri abbiamo presentato a lungo: non ci sono prove che il reddito di base riduca l’attività economica e del mercato del lavoro”, ha dichiarato alla CNN Matthew Johnson. “Al contrario, offre ai lavoratori la sicurezza economica necessaria per assumersi rischi positivi ed evitare quelli negativi nella loro vita lavorativa”. Inoltre, secondo lo studio, i beneficiari di un reddito di base hanno dichiarato di sentire che la loro vita era “più preziosa e significativa” e hanno riscontrato un netto miglioramento della loro salute mentale. Soprattutto le donne, hanno riferito di avere una maggiore autonomia nella loro vita. “Pur lavorando gli stessi orari di prima, sentivano di avere più tempo durante il giorno per attività come riposare, fare volontariato e trascorrere del tempo con i propri cari” sottolinea l’articolo della CNN. Elliott Johnson, ricercatore alla Northumbria che studia come i sistemi di welfare influenzano la salute e se il reddito di base potrebbe risolvere i problemi esistenti, ha affermato che “lo studio dimostra perché le persone hanno bisogno di un sostegno incondizionato. “Ridurre le condizionalità e garantire che le persone abbiano abbastanza denaro per i beni di prima necessità migliora la salute ed elimina i disincentivi perversi che impediscono di impegnarsi nel lavoro e nell’attività fisica e sociale”, ha dichiarato alla CNN, sottolineando le esigenze delle persone con disabilità. “I governi farebbero bene a considerarlo come un investimento nella salute della popolazione a lungo termine”, ha aggiunto Johnson. Mein Grundeinkommen è una associazione che da oltre 10 anni distribuisce redditi di base in Germania. La loro intuizione è stata quella di organizzare una sorta di “lotteria”. Attraverso un crowdfunding in cui le persone liberamente potevano donare del denaro o partecipare gratuitamente, hanno erogato oltre 2000 redditi di base in maniera completamente autogestita. Si sono detti “non aspettiamo che il governo o  la politica facciano qualcosa per noi. Organizziamo intanto il nostre reddito di base per dimostrare che funziona”. E’ cosi che hanno dato vita al primo esperimento completamente autogestito a cui partecipano centinaia di migliaia di persone con libere donazioni. Mein grundeinkommen in 10 anni ha raccolto e distributo sotto forma di reddito di base 20.2 milioni di euro! “La patecipazione della società civile è stata sorpredente” dicono quelli dell’associazione. Ora che l’esperimento ha dato ottimi risultati, l’organizzazione afferma di sperare di includere gruppi più rappresentativi della società nel prossimo futuro. Mein Grundeinkommen afferma che “le sfide poste dalla crisi climatica, dai cambiamenti demografici e dalla tecnologia porranno importanti interrogativi sul ruolo dello stato sociale e sul ruolo del reddito di base nel present e nel futuro”.

Per maggiori informazioni vai sul sito di Mein Grundeinkommen

Per conoscere i risultati della sperimentazione vai sul sito del progetto ed anche qui

Per altri informazioni ancora vai sulla pagina di ricerca del BIN Italia e digita la parola chiave che desideri.

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