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Giappone: una proposta di reddito di base dal consigliere economico del governo

L’idea di introdurre un reddito di base universale in Giappone, recentemente proposta da uno dei consiglieri economici del primo ministro Yoshihide Suga, ha attirato l’attenzione dei media e non solo in un momento in cui la pandemia di coronavirus sta suscitando preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro e sulla disuguaglianza sociale. In passato, alcuni partiti si erano già impegnati a studiare proposte di reddito di base in particolare destinate alle persone con basso reddito, ma gli economisti dicono che questa volta si dovrebbe prestare maggiore attenzione al reddito di base. Una proposta è stata avanzata da Heizo Takenaka, un membro del comitato economico per la crescita e lo sviluppo dell’amministrazione Suga. La proposta di Takenaka si concentra su un reddito di base universale ed ha avuto un notevole interesse in particolare dopo che il governo, durante il lockdown del 2020, aveva realizzato una sorta di helicopter money per tutti i cittadinidi 100.000 yen ($ 960) in contanti, per mitigare l’impatto della pandemia sulle famiglie. Questa misura infatti aveva ricevuto un enorme consenso nel paese.

Takenaka, che ha ricoperto incarichi ministeriali tra il 2001 e il 2006 sotto l’ex primo ministro Junichiro Koizumi, ha proposto di versare 70.000 yen ogni mese a ciascun cittadino nell’ambito del programma di reddito di base, finanziato da una riallocazione di parte del bilancio pubblico delle pensioni e dell’assistenza sociale. Definendolo la “rete di sicurezza definitiva”, Takenaka ha dichiarato in un’intervista a Kyodo News a ottobre che i pagamenti in contanti dovrebbero aiutare a incoraggiare l’imprenditorialità e sostenere coloro che perdono il lavoro a causa della trasformazione digitale. “C’è una stima che mostra che un pagamento mensile medio del valore di 70.000 yen a persona non causa un grave onere finanziario (per il governo) in quanto può essere finanziato da parte della spesa della sicurezza sociale che non sarà più necessaria”, ha detto, aggiungendo che “il governo potrebbe scegliere di aumentare l’importo in contanti per coloro che affrontano difficoltà finanziarie più gravi.”

Takenaka ha la speranza che il sistema possa essere introdotto “in quattro o cinque anni”, anche se ritiene che “sarà difficile tenere discussioni serie sulla questione fino a quando la pandemia di coronavirus non sarà sotto controllo”. La proposta tuttavia “deve ancora essere presentata formalmente al premier”, ha detto.

Anche Tomohiro Inoue, professore associato di macroeconomia presso l’Università Komazawa di Tokyo, ritiene che il reddito di base universale “potrebbe diventare necessario per affrontare le crescenti disparità economiche man mano che l’intelligenza artificiale avanza e i posti di lavoro diventano più orientati al digitale – una tendenza accelerata dalla pandemia.”

Nonostante l’influenza di Takenaka sulla definizione delle politiche economiche di Suga, tuttavia, gli economisti e gli esperti di assistenza sociale affermano che è improbabile che il pubblico giapponese acconsentirebbe a uno schema che causerebbe il ridimensionamento dei programmi di assistenza sociale esistenti. Keiji Kanda, un economista senior presso il Daiwa Institute of Research, afferma che è imperativo per il governo riformare drasticamente il sistema pensionistico e altri sistemi di sicurezza sociale esistenti se vuole introdurre un reddito di base.

Un programma che paga 70.000 yen al mese costerebbe al governo più di 100 trilioni di yen all’anno, rappresentando oltre l’80% dei costi attualmente investiti per la sicurezza sociale, come i benefici previdenziali e pensionistici pubblici, per un totale di circa 121 trilioni di yen nell’anno fiscale 2018, secondo il ultimi dati governativi disponibili. Karin Amamiya, scrittrice e attivista contro la povertà, afferma che “70.000 yen non sono sufficienti per sostenere le persone che vivono in povertà e che il compito principale del governo nell’aiutare i cittadini a basso reddito è rafforzare la rete di sicurezza sociale.”

Fonte The Mainichi 

 

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