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Il “Reddito di cittadinanza” tra diritto del lavoro e tutela della dignità della persona. Tesi di Laurea in Istituzioni di Diritto Pubblico.

di Silvio Finizola

Una interessante tesi universitaria dal titolo “Il “Reddito di cittadinanza” tra diritto del lavoro e tutela della dignità della persona” per il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi. Corso di Laurea in Economia Aziendale. Tesi di Laurea in Istituzioni di Diritto Pubblico. Università di Napoli Parthenope. Anno Accademico 2018-2019.

Abstract

n questo lavoro è esposto uno studio riguardante il “Reddito di cittadinanza” adottato dal Governo italiano per far fronte all’elevato tasso disoccupazionale che ad oggi affligge il nostro Paese. L’attenzione ai disoccupati e agli indigenti risulta oggi più che mai fondamentale visto l’aumento dell’impoverimento delle classi medie colpite fortemente dalla Grande crisi. Nel primo capitolo l’attenzione è rivolta primariamente ad uno studio storico della disciplina costituzionale del diritto al lavoro, nonché sulla sua origine e sul suo sviluppo, scandito dal continuo mutamento della società e di conseguenza delle sue esigenze. Questo studio permette di interpretare le questioni che ruotano intorno al “Reddito di cittadinanza” e quindi capire le motivazioni che hanno indotto il Governo italiano, sulla scia delle misure simili già adottate i gran parte d’Europa, ad attuare tale manovra. Infatti, oltre all’aspetto puramente economico, questa manovra ha come presupposto alcuni dei principi fondamentali della nostra Costituzione, tra i quali il principio solidarista, il principio lavorista e il principio di uguaglianza. Nel proseguo del lavoro l’attenzione si sposta sull’analisi pura del “Reddito di cittadinanza”, partendo dalla fondamentale distinzione che occorre effettuare tra reddito di cittadinanza e reddito minimo, considerato il frequente uso improprio di questi termini. L’analisi prosegue con lo studio dei provvedimenti passati che sono stati adottati in Italia, per capire il motivo del loro fallimento sia in relazione al momento storico, sia alle condizioni particolari con le quali si sono confrontati, pervenendo infine all’attuale forma di sostegno al reddito. Avendo già appurato che il “Reddito di cittadinanza” non è un vero e proprio reddito di cittadinanza, bensì una forma di reddito minimo, risultava fondamentale analizzarne uno degli elementi sostanziali, ovvero la condizionalità. In ultima analisi, considerata la “grande crisi” che ha colpito l’Italia e il resto del mondo, la comprensione dei comportamenti delle nazioni europee in risposta a questo fenomeno di recessione appariva rilevante anche ai fini di un confronto con il nostro Paese.

lClicca qui per leggere la tesi in formato pdf.

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