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Olanda aumentano i comuni verso un reddito di base incondizionato

A seguito di un crescente interesse per l’idea di un reddito di base incondizionato in Olanda stanno aumentando i progetti pilota di numerosi enti locali per prendere in condiserazione l’introduzione di questa misura in oltre 30 comuni olandesi.
La città di Utrecht, la quarta città più popolata dei Paesi Bassi, ha infatti attirato una forte attenzione di recente – anche a livello internazionale – con l’annuncio di volere lanciare un progetto pilota entro la fine dell’anno per garantire un reddito di base incondizionato ai suoi residenti.
Anche se il programma non è ancora pronto nei dettagli la buona notizia è che Utrecht potrebbe essere solo la punta di un iceberg di una massiccia ondata di esperimenti in numerosi comuni e località nei Paesi Bassi.
Attualmente sono 30 i comuni olandesi interessati alla realizzazione di progetti pilota per un reddito di base non condizionato all’accettazione di un lavoro. Tra questi, le città di Utrecht, Tilburg, Wageningen e Groningen hanno già avanzato delle proposte più articolate.
La proposta ha preso piede ed è sostenuta da numerose persone grazie anche ad una nuova consapevolezza sulla necessità di un reddito di base incondizionato e del superamento del già esistente reddito minimo garantito. Importante è stato anche il ruolo che hanno svolto due documentari olandesi che spiegavano i concetti fondamentali e la proposta del reddito di base.
Sjir Hoeijmakers, un giovane economista, sta aiutando proprio i comuni interessati a sperimentare l’idea di un reddito di base a livello locale. Li consiglia e cerca di creare sinergie tra di loro. Hoeijmakers ha dato vita ad un crowdfunded sul ‘reddito di cittadinanza’ in modo da potersi dedicare interamente nel coordinamento di progetti pilota nei Paesi Bassi.
“La maggior parte delle persone sono alla ricerca di un’alternativa all’attuale sistema di sicurezza sociale e di reddito minimo garantito, che è percepito come uno strumento pressante di controllo sui beneficiari essendo legato in maniera troppo forte ad obblighi stringenti “, Spiega Sjir Hoeijmakers. Le proposte che arrivano per la sperimentazione dei progetti pilota locali provengono da persone che lavorano all’interno delle amministrazioni comunali, ma anche da docenti universitari o da iniziative dei cittadini. “Quello che è più interessante e un buon segno è che le iniziative vengono da persone con diversi background politici, o sono spesso non politicizzati”.
Ma quali sono questi esperimenti? Nonostante l’entusiasmo dei media su Utrecht che potrebbe diventare presto “la prima città senza povertà in Europa”, la realtà è, naturalmente, un po ‘meno utopica.
“Gli esperimenti si concentreranno sulle persone che già ricevono i benefici” e saranno dunque principalmente destinati alle persone che sono già richiedenti assistenza sociale nei Paesi Bassi, e in particolare beneficiari del sistema nazionale di reddito minimo, che è al momento prevede il means test è condizionato all’accettazione di un lavoro e che tiene conto della condizione anche del reddito familiare.
Gli esperimenti di un reddito di base incondizionato hanno al contrario due grandi differenze con l’attuale sistema di reddito minimo: essi mirano a rendere l’assistenza sociale meno condizionale per quanto riguarda l’obbligo ad accettare un lavoro e mireranno a rimuovere la trappola della povertà, consentendo alle persone di guadagnare ulteriore denaro oltre al reddito di base percepito.
Tuttavia per accedervi rimarrano salvi i gli stessi criteri per accedere al reddito minimo e dunque è considerato come un reddito di base incondizionato al lavoro ma non universale (cioè dato a tutti i cittadin). Questi programmi sono simili al concetto di imposta negativa sul reddito, che nel 1970, è stata la base di alcune sperimentazioni negli Stati Uniti.
“Queste sperimentazioni non sono esattamente il reddito di base universale, ma vanno in quella direzione”, insiste Sjir Hoeijmakers. Anche la rete per il reddito di base olandese reputa queste iniziative come possibili pietre miliari nel cammino verso un reddito di base incondizionato ed universale.
Queste proposte hanno un vantaggio fondamentale: dal momento che i gruppi target, i beneficiari, stanno già ricevendo denaro dalle misure di welfare (come il reddito minimo garantito), non vi sarà un eccessivo aggravio economico per il finanziamento supplementare dal bilancio esistente per eseguire questi esperimenti. Sarebbe ovviamente diverso se fossero tutti i cittadini residenti nella città a poterne beneficiare (rendendolo cosi universale).
“Utrecht sta facendo grandi progetti, ma non sono ancora pronti” e e tuttavia sia i media internazionali come gli altri hanno dato grande eco alle proposte provenienti da Utrecht, riferendo che l’esperimento potrebbe iniziare già a settembre 2015. Sjir Hoeijmakers ammette di essere sorpreso da quanto clamore la città di Utrecht sta ottenendo in questo momento.
“La città sta facendo grandi progetti, soprattutto grazie ai Assessore Victor Everhardt. Il programma, tuttavia, è solo una delle tante iniziative sperimentali, e deve ancora essere autorizzato dal Segretario Nazionale di Previdenza Sociale “, dice Sjir Hoeijmakers. Secondo lui, il programma molto probabilmente non prenderà il via prima del gennaio 2016: “Per essere realisti, potrebbe essere anche più tardi .”
Nonostante l’entusiasmo dei media, il numero di persone e gli importi da dare non sono ancora risolti: ci sono solo numeri approssimativi fino ad ora.
L’esperimento di Utrecht come attualmente previsto dovrebbe prendere il via con 5 gruppi di beneficiari mentre un sesto gruppo di beneficiari continuerà a ricevere le misure di welfare e di reddito minimo garantito. Ogni gruppo sarà composto da un minimo di 50 persone, e il beneficio si dovrebbe aggirare tra i 900 ed i 1300 euro al mese anche se al momento non vengono date cifre esatte.
“La città di Utrecht sta usando la retorica del reddito di base universale, che ha contribuito ad alimentare molta attenzione, ma in verità si tratta di un Trust Experiment, proprio per evitare di creare confusione con il concetto stesso di reddito di base incondizionato ed universale”.
Diversi partiti politici sostengono apertamente le proposte di sperimentazione , tra cui i rosso-verdi di sinistra, i liberali-democratici, ed alcuni esponenti del mondo del lavoro e dei partiti socialisti.

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