Alle presidenziali americane ha fatto ufficialmente ingresso il tema del reddito di base incondizionato. Nei dibattiti e nei confronti televisivi, cosi come nelle piazze o nelle sale in cui si svolge la campagna elettorale, il reddito di base sta ricevendo una forte attenzione. Molti sono i sostenitori della proposta, avanzata da Andrew Yang, candidato Democratico alla presidenza degli Stati Uniti, cosi come molti altri sono i contrari come il candidato Bernie Sanders. A tal proposito un duro botta e risposta ha caratterizzato lo scontro tra i due candidati Dem. Alla proposta del Freedom Dividend di Andrew Yang, che per rispondere all’aumento dell’automazione e del ruolo delle nuove tecnologie, prevede un reddito di base incondizionato di 1000 dollari a persona, replica Bernie Sanders che invece propone “un lavoro garantito attraverso nuovi posti di lavoro federali”.
Andrew Yang ha risposto a Bernie Sanders dopo che il senatore lo aveva criticato per la sua proposta di utilizzare un reddito di base universale per affrontare l’automazione. “Bernie ignora il fatto che un reddito di base può creare centinaia di migliaia di posti di lavoro anche riconoscendo il lavoro di cura svolto nelle nostre case e comunità ogni giorno”, Bernie Sanders “presume che tutti vogliano lavorare per il governo, il che non è vero.”
“Adottiamo un approccio molto diverso dal signor Yang e questo è la garanzia del lavoro”, ha affermato Sanders in risposta a una domanda sull’automazione.
Yang e Sanders sono due dei 10 candidati che hanno raggiunto le percentuali necessarie di sostenitori per competere anche per il terzo turno dei dibattiti primari democratici il prossimo mese.