Interessante e consigliato articolo di Pasquale Tridico, Dipartimento di Economia, Università Roma Tre
“L’obiettivo di questo strumento è duplice: da un lato valutiamo, in un confronto tra i paesi dell’Unione Europea e altri paesi OCSE avanzati, l’impatto in termini di efficacia (riduzione della povertà) e efficienza (livelli di occupazione) di uno strumento di reddito minimo o di cittadinanza. Dall’altro avanziamo, per l’Italia, una proposta di Reddito Minimo Garantito di Cittadinanza (cioè condizionato e “means tested”). Il nostro modello econometrico, stimato su 34 paesi OCSE nel periodo che va dal 1990 ai 2013, dimostra che non ci sono ostacoli di efficienza che impedirebbero l’attivazione di un reddito minimo o di cittadinanza anche in Italia. Anzi, i nostri risultati dimostrano che uno schema di reddito minimo aiuta, insieme ad altre variabili, a incrementare i livelli di occupazione. “
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