Durante questo primo inverno vi erano state numerose proteste dei cittadini e dei comitati per il reddito tanto che 7 persone erano finite per occupare il tetto della sede regionale chiedendo, tra le altre cose, di sbloccare i fondi del reddito minimo garantito. Dal comunicato stampa dei “movimenti uniti contro la crisi” che hanno avviato dei tavoli di confronto con le istituzioni vi riportiamo lo stato delle cose:
“i Movimenti Uniti contro la Crisi sono riusciti a segnare una prima vittoria importantissima per tutti i precari e i disoccupati che attendevano da oltre un anno l’erogazione del reddito minimo garantito. Nell’incontro che si é svolto ieri con la Zezza, assessore al lavoro della giunta Polverini, si é giunti allo sblocco dei fondi della legge n 4/2009. Le domande erano state presentate da oltre 115 mila soggetti nel lontano settembre 2009. Dal mese di gennaio verranno finalmente erogati i primi fondi (con uno stanziamento iniziale di 18.5 milioni di euro) ai beneficiari in base alle graduatorie cosi come predisposte dalle provincie, cominciando dalla provincia di Rieti e di Roma. Il pagamento avverrà a cura di Poste Italiane. I beneficiari che hanno diritto ad importi fino a 1.200 euro riceveranno l’erogazione in un’unica soluzione, mentre quelli che hanno diritto ad importi tra i 1200 e i 7000 euro riceveranno l’erogazione in sei rate. I Movimenti Uniti contro la Crisi vigileranno sulla tempistica dell’erogazione. Continueremo a costruire mobilitazioni per gli oltre 70 mila precari e disoccupati aventi diritto, ma esclusi dal finanziamento per l’esiguità dei fondi predisposti sulla legge. Mentre la regione Lazio sta approvando il bilancio, denunciamo l’azzeramento dei fondi predisposti per il 2011 su questa legge. Nonostante la grande vittoria raggiunta, riteniamo importantissimo che la Giunta Polverini non affossi questa legge, anzi chiediamo e chiederemo che questa sia piattaforma per una legge nazionale diventando una base fondamentale, come in altri paesi europei, in grado di rispondere ai bisogni di tutti i soggetti vittime delle crisi non coperti da nessun ammortizzatore sociale. ”