Jeremy Corbyn ha intenzione di introdurre affrontare la questione dei debiti studenteschi attraverso l’introduzione di un reddito di base. Il leader laburista ha affermato che, sebbene questa proposta non sia ancora stata nessuna definita, entrambe vengono esaminate, poiché ha definito “ingiusto e sbagliato” l’attuale livello di debiti dei laureati. In una vasta intervista esclusiva con Metro.co.uk, Corbyn ha anche escluso la formazione di una coalizione, ha affrontato la composizione del suo futuro gabinetto e ha rivelato il suo principale rammarico mentre era responsabile del lavoro. Nel suo intervento al lancio di un programma “Arts For All” – nel quale ha anche criticato il manifesto conservatore per aver lasciato che le persone “morissero per le strade” – ha detto che il suo partito “sta attivamente prendendo in considerazione” l’introduzione di un reddito di base. Corbyn ha spiegato: “Stiamo studiando una soluzione per i livelli esistenti di debito studentesco, molti dei quali non sono stati rimborsati e in alcuni casi non lo sarebbero in ogni caso. La priorità immediata è porre fine alle tasse universitarie e reintrodurre i sostegni al reddito per coloro che ne hanno bisogno e stiamo esaminando come possiamo sostenere gli studenti che soffrono attualmente di un debito troppo oneroso”. Alle elezioni del 2017, Corbyn aveva dichiarato a NME di non vedere perché coloro che hanno “la sfortuna storica di essere all’università durante il periodo nel quale le spese universitarie hanno raggiunto le 9.000 sterline dovrebbero essere gravati eccessivamente”. Molti laureati ora affrontano debiti di almeno 50.000 sterline. E secondo la documentazione della House of Commons, gli attuali livelli di debito studentesco a livello nazionale ammontano a circa 121 miliardi di sterline, il che significa che qualsiasi mossa per ridurlo potrebbe porre ai laburisti ulteriori domande sulla gestione della spesa. Sul reddito di base – che in teoria potrebbe sostituire il sistema di welfare il leader laburista ha aggiunto: “Il cancelliere ombra John McDonnell ha parlato del reddito di base. Ovviamente questa soluzione viene esaminata e considerata attivamente.”
A maggio, i Laburisti hanno affermato che avrebbero provato a metterlo in pratica attraverso progetti pilota sperimentali (Shieffield e Liverpool si sono già candidate a sperimentarlo) se avessero vinto le elezioni, così come confermato nel loro manifesto elettorale e di programma . Hanno affermato quindi che le persone avrebbero avuto il reddito indipendentemente dalla loro ricchezza e sebbene non ci fossero restrizioni su come spenderlo, i soldi sarebbero stati destinati allo studio, alla creazione di un’impresa o avrebbero consentito alle persone di prendersi cura dei propri cari a tempo pieno.
Il partito ha in programma di aumentare la spesa pubblica generale di 32 sterline rispetto all’1 sterlina proposta dai Tories, con una spinta economica di 83 miliardi di sterline. Corbyn ha osservato che, nell’ambito del suo manifesto, la spesa sarebbe comunque inferiore rispetto ad
altre grandi economie, che spendono in misura maggiore del PIL rispetto a quello che proporrebbero i Laburisti. Il 70enne ha dichiarato di essersi impegnato esclusivamente in piani che ritiene economicamente “credibili” e ha aggiunto: “L’intero nostro manifesto pone la Gran Bretagna ancora al di sotto dei livelli di attività pubblica sia in Francia che in Germania. “Ma sarebbe comunque un grande miglioramento rispetto al momento attuale, nel quale siamo in fondo a tutti gli elenchi sui livelli di spesa pubblica per servizi di buona qualità”.
Fonte: parte di questo articolo è tratto da metro.co.uk
traduzione a cura di Fabrizio Legnani