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Regno Unito: petizione per un “basic income” nei mesi della pandemia

Sul sito 38degrees.org.uk è stata lanciata una petizione da Marian Farrell, componente dell’organizzazione no-profit Positive Money Irlanda del Nord, per chiedere al governo del Regno Unito di introdurre un reddito di base, settimanale, per ogni cittadino britannico, a partire dall’1 aprile fino al 30 giugno 2020, proprio nei mesi in cui si prevede che la pandemia di Coronavirus faccia sentire i suoi effetti sulle vite e sulle economie non solo del popolo britannico, ma di tutto il mondo (soprattutto occidentale). La petizione richiede al governo britannico un contributo economico di 100 sterline a coloro che hanno raggiunto la maggiore età e di 50 sterline per bambini e giovani.

Marian Farrell giustifica così l’adozione di tale misura: “Il Coronavirus sta provocando una crisi mondiale che richiede misure governative di emergenza a sostegno dei servizi essenziali – insieme ad un’azione efficace e responsabile dei cittadini.” (…) “Le aziende, le organizzazioni e i singoli individui devono affrontare spese quotidiane, mantenere al sicuro famiglie e comunità intere, preoccupandosi al tempo stesso di possedere un reddito ridotto o nullo per il futuro prossimo”. Continua Marian Farrell: “Il governo del Regno Unito potrebbe proporre in questo modo una misura all’avanguardia, che valorizzi i cittadini come partecipanti attivi e possa dare loro gli strumenti per superare questa crisi, fornendo così un modello per gli altri paesi coinvolti. Così facendo, potrebbero essere disponibili nei prossimi mesi, dati e statistiche su come gli individui hanno utilizzato i pagamenti derivanti dal reddito di base”. Conclude Farrell: “In risposta al crollo finanziario del 2008, il Regno Unito e altri governi hanno salvato il settore bancario. Questo non ha fermato i successivi anni di austerità. Ora vale la pena provare un approccio diverso e investire sui cittadini”.

Fonte: 38degrees.org.uk

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