Mercoledi 4 novembre 2015, dalle ore 18:30 presso l’Istituo Svizzero in Italia, in via Ludovisi 48 a Roma, incontro dal titolo: “Iniziativa popolare svizzera sul reddito di cittadinanza: Una soluzione possibile?” L’Istituto Svizzero di Roma organizza un dibattito per approfondire la proposta dell’iniziativa e per affrontare gli interrogativi a partire dalla sua sostenibilità economica con esponenti del comitato promotore, della politica, del mondo imprenditoriale e della scienza economica.
Intervengono: Josef Brusa (imprenditore, fondatore della Brusa Elektronik, impresa leader nel campo della mobilità elettrica, Sennwald); Amalia Mirante (docente di economia, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana e Università della Svizzera Italiana, Lugano); Christoph A. Schaltegger (professore ordinario di economia politica, Università di Lucerna); Enno Schmidt (artista, autore e cineasta, membro del comitato d’iniziativa, Basilea); Cédric Wermuth (Politologo, attivista, parlamentare nazionale, già vicepresidente del Partito socialista svizzero, Zofingen); Con la partecipazione di Tito Boeri (economista, Presidente INPS): Moderazione: Michele Luminati (Direttore dell’Istituto Svizzero di Roma)
Dal documento di presentazione dell’iniziativa: “Di fronte alla crisi economico-finanziaria, le misure di sostegno al reddito finalizzate all’inclusione sociale e al contrasto della povertà in vigore in molti paesi europei sembrano non essere all’altezza della sfida e dei cambiamenti di portata storica che stiamo vivendo. Non sembra essere il caso della Svizzera, dove è stata inoltrata nel 2013 un’iniziativa popolare, messa in votazione per il 2016, che contiene una proposta tanto semplice quanto radicale: elargire a ogni cittadina e cittadino della Svizzera, a prescindere dalla propria condizione socio-lavorativa, una somma di denaro ritenuta sufficiente a garantire una vita dignitosa, senza chiedere in cambio alcuna prestazione. L’iniziativa popolare, che punta a istituire in Svizzera un reddito di base incondizionato, può assumere un significato e un interesse rilevante anche oltre i confini della Confederazione Elvetica, interrogando gli assetti istituzionali e regolativi che hanno per lungo tempo fatto dell’Europa un «modello» peculiare all’interno della scena globale, votato all’inclusione sociale e alla moderazione delle diseguaglianze. Dopo la raccolta di oltre centomila firme, l’iniziativa sta mobilitando un consistente numero di sostenitori anche in Europa, dove l’istituzione del reddito di base rappresenterebbe una novità pressoché unica, in quanto a universalità e incondizionatezza della prestazione. La proposta referendaria svizzera fornisce un’occasione per una riflessione ampia su questioni rilevanti come la trasformazione dei sistemi di Welfare, le politiche di redistribuzione della ricchezza e quelle contro la povertà e la disoccupazione.
Il dibattito si svolgerà in italiano e tedesco con traduzione simultanea.
Ingresso libero
www.istitutosvizzero.it4