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Salerno 26 ottobre 2022: Il reddito di cittadinanza tra politiche sociali e politiche del lavoro

Il 26 ottobre un incontro di studio presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università degli studi di Salerno.

Il prossimo mercoledì 26 ottobre, presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università degli studi di Salerno – Campus di Fisciano, con la collaborazione del Laboratorio SELSa (Sociologia Economica Lavoro Salerno) si svolgerà l’incontro di studio e ricerca Il Reddito di Cittadinanza tra politiche sociali e politiche del lavoro per riflettere sul ruolo e sugli effetti di questa misura e ragionare insieme di possibili riforme migliorative, anche riprendendo gli studi e le ricerche condivise in occasione della sessione 25 del convegno della Società Italiana di Sociologia Economica (Bologna, 8-11 giugno 2022), dedicata a Politiche del lavoro e politiche di sostegno al reddito: l’esperienza del Reddito di cittadinanza tra lavoro, non lavoro e mito dell’occupazione e curata da chi scrive queste note, insieme con Davide Bubbico e Guido Cavalca (a sua volta curatore del volume Reddito di Cittadinanza: verso un Welfare più universalistico?, Franco Angeli, 2021, liberamente scaricabile qui) dell’Università di Salerno, che organizzano e ospitano questo nuovo incontro.  

Commissione UE: migliorare gli schemi di reddito minimo

Tenendo conto che, neanche un mese fa, il 28 settembre scorso, la Commissione UE ha presentato una proposta per una Raccomandazione del Consiglio rivolta agli Stati membri per aggiornare e migliorare gli schemi di reddito minimo (Minimum Income), presenti in molti Stati d’Europa da decenni – da ultimo in parte introdotto anche qui in Italia, solamente nel gennaio 2019, con la misura del Reddito di cittadinanza – e intesi come misure necessarie per ridurre povertà ed esclusione sociale e promuovere migliori condizioni di lavoro e impiego nell’Europa attraversata da insicurezze e incertezze per le proprie cittadinanze, dentro l’onda lunga della pandemia e l’attuale guerra russa in Ucraina, con i suoi effetti sul costo di energia, materie prime, etc.

L’indicazione euro-unitaria è quindi quella di rilanciare gli strumenti istituzionali di inclusione sociale, lotta alla povertà e promozione di migliori condizioni di vita e di lavoro, dinanzi al rischio impoverimento di sempre più ampie fasce di una società europea frammentata, impaurita e diffidente.

È la povertà la più grande paura italiana.

Rischio povertà che nel nostro Paese è sempre più percepito come una vera e propria paura, quella del divenire poveri, l’emergenza in questo momento maggiormente sentita dall’opinione pubblica italiana, quasi tre persone su dieci, come testimonia una recente ricerca promossa dal laboratorio dedicato al Terzo Settore dell’Istituto nazionale per la comunicazione (Inc Non Profit Lab), non a caso titolata Poveri Noi. Il Terzo Settore e la sfida dei nuovi bisogni, dopo i tre anni che hanno sconvolto il mondo. E anche assumendo la consapevolezza di poter intervenire positivamente su «criticità e prospettive delle politiche di contrasto alla povertà», come invitava a fare già il volume curato da Elena Innocenti, Emanuele Rossi e Elena Vivaldi, dal titolo Quale reddito di cittadinanza? (Il Mulino, 2019).

Per migliorare il Reddito di Cittadinanza

Così la rete di studiose, ricercatori e analisti che si incontrerà mercoledì prossimo presso l’Università di Salerno partirà da una serie di relazioni e riflessioni sul funzionamento del Reddito di Cittadinanza in questi primi tre anni e mezzo di sua attuazione, con gli interventi mattutini di Marina De Angelis (Inapp), Laura Agneni e Vincenza Tersigni (Anpal), quindi di Eugenio Graziano (Università di Torino) e Arianna Gatta (EUI), con il introduzione e coordinamento di Davide Bubbico. Mentre il pomeriggio sarà dedicato ad una tavola rotonda di discussione sulle possibili prospettive di riforma del Reddito di cittadinanza, anche a partire dalle Dieci proposte per migliorare il Reddito di Cittadinanza, sintesi della relazione del Comitato Scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza di cui ha fatto parte Andrea Ciarini (Sapienza, Università di Roma) che prenderà parte alla discussione pomeridiana, insieme con Enrica Morlicchio (Università Federico II di Napoli e da ultimo co-autrice, insieme con Chiara Saraceno e David Benassi, dell’importante lavoro La povertà in Italia. Soggetti, meccanismi, politiche recentemente pubblicato da Il Mulino), quindi Massimo De Minicis (Inapp, che ha da poco interrogato il pilastro universale che manca agli ammortizzatori sociali italiani) e Maurizio Sorcioni (dirigente del servizio studi e ricerche di Anpal Servizi).

Appuntamento quindi alla mattina del 26 ottobre al Campus di Fisciano dell’Università degli studi di Salerno, nella prospettiva di tenere aperto un laboratorio permanente di studio, analisi e indagine intorno al reddito di cittadinanza come misura che possa contribuire a promuovere migliori condizioni di vita e di lavoro e con la consapevolezza che in tutti i Paesi d’Europa dove una misura del genere è prevista da decenni (Inghilterra, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, etc.), nessuna maggioranza politica ha mai messo in discussione l’esistenza di schemi di reddito minimo, perché ritenuti da tutte le forze politiche come condivise politiche pubbliche solidaristiche di investimento sull’inclusione e promozione sociale dei singoli, per restituire fiducia in favore delle cittadinanze.

Giuseppe Allegri

L’incontro sarà trasmesso anche online clicca qui per andare all’indirizzo web della diretta

Di seguito la locandina del programma completo:

 

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