La protezione del reddito minimo costituisce il fronte più debole per la realizzazione dello Stato sociale italiano. Nell’ultimo decennio, sono stati fatti diversi tentativi a livello regionale di discostarsi dal modello tradizionale, ma sono stati spesso seguiti da da un’inversione di rotta. Concentrandosi sui casi del Friuli Venezia Giulia e del Lazio, questo articolo – discostandosi da precedenti affermazioni della letteratura – sostiene che le dinamiche di competizione politica sono cruciali per comprendere questa traiettoria politica sconcertante e incoerente. In particolare, le dinamiche di interazione e scambio politico tra gli attori sociali – sindacati, organizzazioni religiose e movimenti sociali – e i politici – le cui preferenze sono strutturate dalla caratteristica sistemica del sistema dei partiti – sono considerate le variabili cruciali.
L’articolo è stato pubblicato su Rivista Italiana di Politiche Pubbliche (ISSN 1722-1137). Fascicolo 1, Aprile 2016, pp. 87-114.