Avere un reddito minimo garantito, fisso, riduce il rischio di povertà e migliora il benessere del beneficiario. Lo dimostra il test di un reddito minimo che il Comune di Barcellona ha realizzato tra il 2017 e il 2019 in un programma di innovazione urbana finanziato in parte con fondi europei , 14 milioni di euro in totale. A Barcellona il programma si chiamava B-Mincome ed è stato realizzato con mille famiglie dei quartieri sull’asse Besòs, la zona più povera della città.
Gli assistenti sociali che hanno seguito le famiglie beneficiarie spiegano da anni: che avere un reddito garantito mette a proprio agio le famiglie, che non devono più pensare a come compreranno il cibo o pagheranno l’affitto per il loro appartamento. Con il minimo indispensabile possono affrontare questioni altrimenti impossibili da affrontare quando si vive in difficoltà economica come la salute o l’istruzione dei propri figli. Núria Beltran, lavoratrice del centro per i servizi sociali di Besòs, assicura che i destinatari hanno avuto una situazione migliore durante la pandemia. Ha anche notato come gli aiuti abbiano conferito maggior potere alle donne che in precedenza dipendevano finanziariamente dai loro marit
Tra le mille famiglie, alcuni hanno ricevuto il beneficio senza condizioni; alcuni con la condizione di stipulare piani di lavoro, formazione o partecipazione comunitaria. Il direttore dell’Innovazione e della pianificazione dell’area dei diritti sociali Luis Torrens, ha affermato che le conclusioni sostengono che “il reddito come diritto sociale facilita i percorsi per uscire dalla condizione di povertà” e ha elencato diversi vantaggi: amplia la libertà di azione, consente di abbandonare la prospettiva paternalistica dell’assistenza sociale e migliora la capacità decisionale. Ismael Blanco, di Igop ha anche sottolineato “i miglioramenti significativi nel benessere soggettivo ed avere più tempo e autonomia personale per decidere”.