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Spagna: Manifesto delle realtà sociali in difesa del Piano Pilota del Reddito di Base della Catalogna

Nello stesso periodo è stato pubblicato un sondaggio tra la popolazione catalana dove, tra altre informazioni interessanti, è emerso che quasi l’80% era favorevole al reddito di base e il 76% ha valutato positivamente la necessità di realizzare un piano pilota. Abbiamo potuto leggere sulla stampa, giorni e settimane dopo il suddetto voto, articoli firmati da esponenti politici del PSC e Junts che giustificavano la loro posizione con argomenti di dubbia qualità scientifica, come il fatto che si tratta di una misura inflazionistica, che non può essere finanziato (c’è chi ha confuso il costo netto con il costo lordo del reddito di base, e quindi, ovviamente, i numeri sono errati), che ora è il momento di concentrarsi sui sussidi alla povertà che abbiamo, come il Ingreso Mínimo Vital (Reddito Minimo Vitale) e la Renda Garantida de Ciutadania (Reddito di Cittadinanza Garantito), tra gli altri. Ora non è il momento di dare una risposta a ciascuna di queste giustificazioni, perché è già stato fatto in precedenza in molte occasioni e in modo approfondito. Ma vogliamo affermare che:

1) L’applicazione generale, in un paese come la Catalogna, di un reddito di base deve essere differenziata da un piano pilota. Un progetto pilota non sarà mai una simulazione esatta dell’applicazione complessiva di un reddito di base, perché ciò implicherebbe, tra molti altri fattori, una riforma fiscale in grado di finanziarlo. Si può essere a favore o contro il reddito di base, ma un progetto pilota fornisce molte informazioni preziose su vari aspetti che possono essere utilizzate anche dalla comunità accademica, dalle organizzazioni sociali, dai partiti politici, dalla pubblica amministrazione e da tutta la cittadinanza

2) La progettazione del Piano Pilota del Reddito di Base della Catalogna, raccogliendo le esperienze di precedenti progetti realizzati in vari luoghi del mondo, fornisce aspetti innovativi, come ha evidenziato gran parte della comunità scientifica internazionale che ha familiarità con la materia. Senza andare oltre, il fatto di conferire il reddito di base non a singoli individui, ma a due comuni, da un lato, e, dall’altro, a tutti i componenti di un buon numero di nuclei familiari scelti a caso sul territorio catalano, può fornire prove scientifiche e tutta una serie di apprendimenti in termini di comportamento delle persone e produzione di politiche pubbliche che non possiamo permetterci di sprecare.

3) Di fronte alla realtà sociale che ci circonda, segnata dalla permanenza, se non dalla crescita, anno dopo anno, di strati molto ampi della popolazione in una situazione di povertà e precarietà, ripetere le vecchie ricette non è il modo razionale per affrontare questo ciclo sociale. Ma anche per quelle persone che potrebbero pensare di dover attenersi alle soluzioni conosciute, questo piano pilota sul reddito di base può fornire alcuni spunti molto utili.

La Xarxa Renda Bàsica, sezione ufficiale del Basic Income Earth Network, impegnato da più di due decenni nella difesa del reddito di base, propone a soggetti dediti alla lotta alla povertà e alle molteplici forme di precarietà, dipendenza e subordinazione sociale la firma di questo manifesto, con il quale vogliamo esprimere il nostro sostegno alla creazione dei meccanismi legali che rendono possibile l’attuazione di questo Piano Pilota del Reddito di Base della Catalogna il più urgente possibile.

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