Sono state già diverse le mobilitazioni sociali nel nostro paese in queste ultime settimane. Dagli studenti ai movimenti antagonisti, dai lavoratori ai precari di ogni dove, dai movimenti per il diritto all’abitare al mondo dell’associazionismo che lotta contro la povertà. Piazze si sono riempite in tutto il paese ed in ognuna di queste il tema del reddito è stato in qualche modo è stato evocato e rivendicato come strumento necessario di lotta alla crisi. E non è ancora finita, infatti altri sono gli appuntamenti che si stanno mettendo in campo. Studenti e studentesse, ricercatori e precari della Rete della conoscenza, di Link e dell UDS lanciano un appello e chiedono di partecipare alla manifestazione nazionale della CGIL del 25 ottobre portando in piazza il tema del reddito garantito (clicca qui per leggere l’appello). Il 22 ottobre a Roma poi vi sarà un’assise pubblica chiamata “Agorà dei diritti e del welfare” che si terrà sotto Palazzo Montecitorio. Ed inoltre sono previste altre manifestazioni ed iniziative, tra cui lo sciopero generale dei sindacati di base in cui anche in quel caso il tema del reddito è tra le parole d’ordine e delle rivendicazioni alla base dello sciopero. Ed ancora, sono molte le iniziative in favore dell’intoruzione di un reddito di base nel nostro paese ed altre se ne stanno organizzando (tieni d’occhio il nostro sito). Insomma, dal punto di vista sociale il paese dimostra di essere molto più avanti delle istituzioni che dovrebbero rappresentarlo. Ne è la riprova la proposta di legge di iniziativa popolare per un reddito garantito forte delle sue oltre 50mila firme (clicca qui per saperne di più) che però ancora non è mai stata discussa in parlamento, ne in una qualsiasi commissione parlamentare. Il tema del reddito vive nelle piazze, ma è giunto il momento che si trasformi in diritto, universale e per tutti! L’invito che possiamo fare è di partecipare la dove possiate e crediate giusto farlo, per rendere ancora più viva la battaglia per un reddito garantito.
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