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Un reddito di base universale europeo. Una nuova pubblicazione.

Pubblicato un nuovo paper di studio, curato da Jordi Arcarons, Daniel Raventós, Lluís Torrens.

Di seguito alcuni passaggi di presentazione della ricerca:

“Le proposte di un reddito di base universale (UBI) si sono moltiplicate enormemente durante i primi decenni del 21° secolo, in particolare con lo scoppio della pandemia di Covid-19 all’inizio del 2020. Uno dei motivi è l’equilibrio tra i vari stanziamenti e sussidi attualmente sostenuti dai governi per affrontare la povertà, tra cui il reddito garantito, l’indennità di reddito minimo, il salario dignitoso, ecc., cioè redditi condizionati con risultati molto limitati. Questi benefici condizionati, osservati in diversi paesi europei e nel mondo, soffrono di una serie di problemi da tempo riconosciuti e intrinseci alla condizionalità, per quanto generosa. Tuttavia, proprio questi errori vengono ripetuti con insistenza. L’Ingreso Mínimo Vital o Salario minimo vitale (MLW) del governo spagnolo, implementato a metà degli anni 2020, è un esempio calzante. All’inizio del 2023, molti di coloro che affermavano che la MLW rappresentava una svolta qualitativa per lo Stato sociale e simili sciocchezze, ora propongono la riforma di questa MLW. Riformare la riforma riformata sarebbe un disastro. Un altro esempio è la Renda Garantida de Ciutadania, entrata in vigore in Catalogna qualche anno prima. Ciò è dovuto ai problemi intrinseci al concetto di prestazione condizionale, come più volte menzionato nelle pubblicazioni accademiche. La parte fondamentale di questa ricerca intende rispondere alla seguente domanda: il UBI può essere finanziato dall’UE? E più specificamente, rispondere alla domanda chiave su come può essere finanziato, attraverso tre tasse: imposta sul reddito, imposta sul patrimonio e tassa sul carbonio. Questa pubblicazione è sostenuta finanziariamente dal Parlamento Europeo. Il Parlamento Europeo non è responsabile del contenuto della pubblicazione o delle opinioni degli autori.”

Per scaricare gratuitamente la ricerca (in inglese) clicca qui

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